Doris every day e Pensare – programma delicato sono i due ideali tempi (consequenziali, come richiede la freccia del tempo) di un unico percorso umano e psicologico. La drammaturgia si adegua al vissuto della protagonista – delle due protagoniste, dovrei dire, ma, appunto, preferisco vederle svanire come doppio e ricomporsi, l’una nell’altra, in una indivisibile unità – e si contrappone, nei due testi, come lo zenit e il nadir individuati dal solitario punto di vista della donna al centro delle due narrazioni, che è anche il solitario punto di vista della drammaturga, che è anche e sempre il solitario punto di vista dell’artista.
Doris every day e Pensare – programma delicato sono i due
ideali tempi (consequenziali, come richiede la freccia del tempo)
di un unico percorso umano e psicologico. La drammaturgia si
adegua al vissuto della protagonista – delle due protagoniste, dovrei
dire, ma, appunto, preferisco vederle svanire come doppio e
ricomporsi, l’una nell’altra, in una indivisibile unità – e si contrappone,
nei due testi, come lo zenit e il nadir individuati dal solitario
punto di vista della donna al centro delle due narrazioni, che è
anche il solitario punto di vista della drammaturga, che è anche e
sempre il solitario punto di vista dell’artista.