
Il gioco della torre - Mariabruna Antonucci

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L’ispettore capo Alexandre Mauriac, fresco di nomina, è al suo primo caso nell’indagare sull’omicidio di una giovane donna sfigurata e gettata nel lago di Genval, a venti chilometri da Bruxelles. Una donna troppo amata e troppo odiata: una donna che lascia la sua presenza anche nell’assenza.
L'autrice
Mariabruna Antonucci, romana, si dedica a tempo pieno alla scrittura di thriller-noir-mystery-horror.
Nel 2006 il suo racconto “La vita è già finita?” è stato scelto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la realizzazione di un cortometraggio. Ha scritto soggetti e sceneggiature con il regista Claudio Lattanzi, tra cui per il film “Killing birds”. Per tre anni (marzo 2020/dicembre 2022) ha gestito una rubrica, “Schegge d’ombra”, sulla rivi-sta mensile di cinema “Nocturno” su cui ha scritto 32 storie, illustrate da Antonello Geleng, mentre, attualmente, sempre su “Nocturno”, ha una nuova rubrica: “Rapidi fendenti” in cui scrive racconti brevi thriller ed horror. Con Edizioni Progetto Cultura ha pubblicato “Nero Scarlatto”, “Overkiller”, “Alice senza volto”, “Punto ombra”, “Mammina cara...”, “Rapidi fendenti”, “Piccola Azzurra piccola Rosada”, “Psychos”, “Le indagini di Chuck Marra”, “Bugia bugia, l’uomo cattivo ti si porta via...” e “Indagine con l’autrice”.
Riferimenti Specifici
Opinioni
Proprio no.
Ci è stato consigliato il libro dall’autrice, ho letto alcune pagine ed è già evidentissima la mancanza di un editor. Ripetizioni, “d” euforiche a non finire, termini fintamente complessi nel tentetuvo di utilizzare un linguaggio forbito, frasi lunghissime senza alcuna punteggiatura che non permettono di seguire il senso del discorso. Non fatemi parlare poi delle descrizioni dei personaggi… quale donna descriverebbe un personaggio femminile in un modo così brutto e superficiale?