La repubblica romana delle donne - G. Bucolo, A. Cardellini, M. Savelli
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Tutto inizia da una targa in via di Ripetta, nel centro di Roma, sul palazzo dove nacque Eleonora Fonseca. Da lì, in quel luogo, parte un filo rosso che si dipana per oltre un secolo e accomuna tante donne italiane che hanno contribuito con il loro impegno, spesso ai limiti del sacrificio, a difendere e diffondere quegli ideali di giustizia e di libertà che erano alla base della Repubblica Romana. è proprio nell’esperienza di quegli anni che la Donna mostra, per la prima volta in maniera costante e fattiva, la capacità di poter svolgere un ruolo attivo nella vita politica e sociale, fino ad allora a esclusivo appannaggio degli uomini.
Quelle della Repubblica Romana non sono dunque eroine isolate, di cui pure non mancano esempi nella Storia, ma eroine audaci e irriverenti, spesso amiche, compagne e sorelle degli uomini che, con loro, hanno combattuto e lottato: protagoniste consapevoli di un’epopea in continua evoluzione, dove nasceranno Roma libera, l’Italia, prima laica, poi resistente e poi repubblicana e infine l’Europa Unita.
Gli autori
Giacomo Bucolo, nato a Roma nel 1954. Diplomato al liceo classico e laureato in Legge, ha lavorato per oltre quarant’anni in Compagnie di Assicurazione. Ora in pensione, apprezza la lettura in maniera intensa: storia, filosofia e narrativa di livello. Viaggia, quando può: il mondo lo ha sempre incuriosito e continua a incuriosirlo.
Antonio Cardellini, nato nel centro storico di Roma durante la seconda guerra mondiale, liceo classico, laurea in Scienze Politiche, dipendente di aziende del sistema Confindustria, dirigente in azienda del settore della preservazione del legno, coordinatore di un Gruppo di Lavoro del CEN (Comitato Europeo per la Norma- zione).
Mario Savelli, nato a Roma nel 1946, impiegato in azienda informatica e ora pensionato. Fin dall’adolescenza è attivo nel volontariato sociale, culturale e politico. Studioso di Storia e di Microstoria. Redattore e collaboratore di periodici e di monografie legati al suo impegno volontario. Amante dell’ambiente e della campagna, riserva a parenti e amici le conserve che produce.