Metapoetica di Maresa Elia è un viaggio poetico che intreccia il respiro sacro dell’invocazione e l’intimità fragile dell’elegia. La voce della poetessa romana attraversa i territori della memoria e dell’attualità, della spiritualità e della carne, componendo un canto che è insieme rito, testimonianza e guarigione. Nei suoi versi convivono l’inno corale e la confessione sommessa, la Madre che ricompone ferite collettive, la periferia che diventa centro di visioni, il muro che si fa velo trasparente, la parola che resiste al silenzio e cerca ancora alleanza.
La poesia, per Elia, non è solo espressione individuale ma spazio comunitario, atto di resistenza contro il collasso del simbolico, tentativo di ricostruire un senso condiviso. Metapoetica è un invito a ritrovare nel linguaggio una possibilità di rigenerazione, di rinascita, di libertà.
Maresa Elia, medico e poeta, coniuga ricerca scientifica e vie spirituali, pratiche di guarigione e gesto poetico, dando forma a una parola comunitaria che interroga e trasforma.
 

 
Maresa Elia è nata e vive a Roma, nel Rione Esquilino. Ha conseguito tre lauree e ottenuto vari incarichi di docenza in ambito filosofico, medico e psicologico. Si specializza, integrando conoscenze empiriche antiche e scoperte scientifiche d’avanguardia, in spiritualità e carnalità. Integra terapie occidentali e orientali, naturali e di sintesi (poesia-meditazione del Suono Primordiale, terapie Egizio-Essene).
Ottiene diversi riconoscimenti in ambito poetico e pubblica, nel tempo, tre sillogi e un libro di Poesia Immaginale (fotografia e poesia). É presente in svariate raccolte poetiche che ritiene fondamentali per l’attivazione e diffusione della “Mente Poetica”. Grande viaggiatrice, ama esplorare passaggi inusuali intimi come esterni per scoprire sempre nuove possibilità da percorrere e sviluppare nella memoria. Coltiva la musica, la danza, la fotografia, l’arte, la sacralità del gesto quotidiano che sintetizza nella PerFormazione Poetica.
Attraverso l’esplorazione delle possibilità della Poesia, unisce le distanze all’insegna della conoscenza, oltrepassa il luogo comune stabilito, crea possibilità di spazi inaspettati di incontro, condivisione creativa, solidarietà, armonizzazione tra diversità.