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Il libro
Questa brillante autobiografia, scritta con stile semplice e delicato, narra della vita di un uomo che ha avuto il coraggio di ricorrere al prisma analitico per conoscere la propria complessità. Con tenacia, non priva di sofferenza, quest’uomo è riuscito a comprendere e ad accettare le proprie pulsioni, a perseguire sogni e desideri, a dominare la malattia al punto da trarne spunti di riflessione ed ispirazione artistica. Credo che siffatte esperienze costituiscano un importante esempio ed uno sprone per tutti noi.
L'autore
Alessandro Bon nasce a Mestre nel 1975, dove si è diplomato tecnico di laboratorio. Inizia a scrivere a vent’anni. Alcune sue poesie sono state inserite nelle Antologie edite per concorsi letterari: Come la neve per il concorso “Habere Artem”, Che Piova, La vita, Parole per il concorso “Città di Montegrotto Terme 2002” . La sua poesia L’Autunno è stata scelta per l’“Enciclopedia dei poeti emergenti”. Con Edizioni Progetto Cultura 2003 ha pubblicato la raccolta di poesie Gocce d’acqua in un mare di petrolio. Con questo nuovo libro autobiografico Bon ha voluto raccontare un periodo cupo della sua vita ormai finito.
Incipit
Alessandro chi?
Leggendo questo libro molti amici e parenti, e anche chi non mi ha mai conosciuto, potranno rimanere sconvolti. Da episodi, sentimenti, psicosi che a loro non ho mai raccontato... eppure li ho vissuti. Potranno compiangermi per la sofferenza, giudicarmi male per le storie con le prostitute, un grande perché ho saputo raccontare la mia storia, un perdente perché non ho saputo reagire a quello che ho vissuto. Io vi chiedo solo: fermatevi e pensate al mio viso e capirete. Ricordatevi chi sono. Sono sempre il bambino che rideva da piccolo, l’adolescente paffuto, l’adulto insicuro. Questo sono. E questo resterò per sempre. Nessuno vorrebbe vivere la vita che ho vissuto, io mi ci sono trovato dentro e ho dovuto viverla.