il sublime sacco nero di Ginetto
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Non pensava il saggio Ginetto di essere un creatore. Lui tagliava, tagliava solamente le chiome degli uomini... forme materiali sottili nate sulle teste che varcavano la porta a vetri del suo negozio, e poi improfumava i capi liberi dai capelli.
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Il negozio, la bottega del barbiere, era uno scrigno di idealità, uno stimolo per discutere di tutti gli argomenti trattabili a parole e plausibili con la folle realtà circostante, era il resoconto dei particolari stati d’animo dei clienti di tutte le età, della loro condizione emozionale a volte timorosa e altre volte euforica... poi, tutto finiva nel sublime sacco nero di Ginetto.
L'autore
Mario Giacomozzi è nato nel 1939 a Roma, dove vive. Fin da giovane si dedica a diversi mestieri e arti: pittura, scultura e poesia. Riesce a girare il mondo quale corriere diplomatico degli Affari Esteri. Con i suoi libri ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Ha pubblicato: L’ultima crociera (2011), che ha vinto il premio “Roma capitale”; La stirpe degli angeli (2012); La Frejus rossa e Breviarium ovvero il filtro di Artemisia (2013); Emocè, Voglio insegnarvi a volare, Stranezze di streghe e La palla di pelo 2033. Destinazione Koris (2014); Il colpo della monade, Influssi astrali o Terra lunatica e Zipitì Zipitè (2015); I dubbi di Dario (2016); Il mondo nuovo e la Scaracoccia, Buongiorno papino, Perdonami William, Il the di Madame Psiche, Boia chi molla! e Le poltroncine d’oro e il pescetto d’argento (2017); Il Settebello, Soave veleno, Circo, Ciò che sembra, Rape in estasi, Il Piacere e Il Guarmacerlo (2018).