
Speranze, successi e miserie del calcio dilettantistico e... non solo
Questo libro racconta il calcio dall’ottica di chi il calcio lo ha vissuto dal di dentro, come dirigente del G. S. OMI: una dellemaggiori realtà del panorama sportivo nazionale. Il racconto,che abbraccia quasi mezzo secolo, segue le storie dei pochi che ce l’hanno fatta - come De Sisti, Conti, Della Martira, Di Bartolomei, Iacovone, Nobile

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Questo libro racconta il calcio dall’ottica di chi il calcio lo ha vissuto dal di dentro, come dirigente del G. S. OMI: una dellemaggiori realtà del panorama sportivo nazionale. Il racconto,che abbraccia quasi mezzo secolo, segue le storie dei pochi che ce l’hanno fatta - come De Sisti, Conti, Della Martira, Di Bartolomei, Iacovone, Nobile - dei tanti che hanno soltanto assaporato il successo e dei più rimasti per sempre ai margini del professionismo. Storie di calciatori, ma anche di dirigenti, allenatori, giornalisti, presidenti, arbitri, procuratori e faccendieri - noti emeno noti - che non sempre hanno onorato i valori di lealtà e correttezza dello sport e che, privilegiando gli interessi personali, hanno lentamente provocato il disfacimento del calcio dilettantistico e, come recita anche il titolo del libro, non solo…
L'autore
Franco Seguiti (classe 1928) vive l’infanzia a Testaccio e, dunque, con il calcionel sangue. Scarsissimo come atleta, si avventura nel settore tecnico applicandoi consigli di un giovanissimo Carlo Mazzone fino a trovare la sua strada definiti-va come dirigente sportivo. Assunto alla OMI s.p.a., crea il settore calcistico gio-vanile che, in tre anni, conquista il titolo nazionale juniores dilettanti.Contribuisce alla realizzazione a Tor Marancia dell’impianto sportivo intitolato aUmberto Nistri, dove nasce la prima “scuola calcio italiana” e dove per quindicianni consecutivi si svolge, sotto la sua organizzazione, “Il Torneo Industria eSport”. La parabola discendente dell’OMI s.p.a. segna anche il lento e inesorabi-le declino del G.S. e dell’impianto sportivo di Tor Marancia, nonostante l’impe-gno in prima persona di Seguiti a cui, a distanza di molti anni, resta l’apprezza-mento di una miriade di giovani atleti, ormai padri e forse nonni, che ancora oggilo stimano e lo ricordano con affetto.