
Vedo meglio quando chiudo gli occhi
Il poeta Różewicz fa venire in mente un albero che si secca, perché la terra su cui cresce è sterile, priva di linfa, di minerali essenziali, di valori. È una poesia che risveglia incessantemente le coscienze, perché la coscienza inquieta determina la ricerca della verità, e la ricerca della verità porta alla ricerca del bello

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Il poeta Różewicz fa venire in mente un albero che si secca, perché la terra su cui cresce è sterile, priva di linfa, di minerali essenziali, di valori. È una poesia che risveglia incessantemente le coscienze, perché la coscienza inquieta determina la ricerca della verità, e la ricerca della verità porta alla ricerca del bello. È una poesia che parla di una lenta morte della cultura e dell’arte dopo la guerra e la tragedia di Auschwitz. L’atteggiamento di Ró?ewicz è quello di un attento testimone e osservatore della sua epoca e della personalità depressa e sconvolta dell’uomo della metà e della fine del XX secolo, chevive al cospetto dello sgomento esistenziale, con le paure provocate dal passato, dal presente e dal futuro.
L'autore
Tadeusz Różewicz è nato a Radomsko nel 1921. Le sue prime poesie risalgono al 1938. Le devasta-zioni della guerra lo segnaronoprofondamente, come risulta evidente nella raccolta Niepokój(Inquietudine). Con il passare degli anni, la sua ricerca poetica siè orientata verso le tematichesociali e verso i problemi delmondo contemporaneo. Dal 1960si è dedicato anche alla dramma-turgia, dimostrando una grandecapacità di innovazione stilistica. È morto nel 2014 a Breslavia.