Filastrocche
Silvana Palazzo ha qui a che fare con la post-poppoesia, con quella «cosa» che è diventata la poiesis dopo la fine del Moderno e il tramonto dell’età della lirica. È accaduto che nelle attuali condizioni delle pop-democrazie di ispirazione liberal è venuta a cadere la forma poesia del genere lirico, e la poiesis si è trovata alle prese con la massa informe delle scritture poetiche dell’età del liberalismo, caratterizzata da una mancanza di «forme» e da una carenza di «interrogazione».
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Silvana Palazzo ha qui a che fare con la post-poppoesia, con quella «cosa» che è diventata la poiesis dopo la fine del Moderno e il tramonto dell’età della lirica. È accaduto che nelle attuali condizioni delle pop-democrazie di ispirazione liberal è venuta a cadere la forma poesia del genere lirico, e la poiesis si è trovata alle prese con la massa informe delle scritture poetiche dell’età del liberalismo, caratterizzata da una mancanza di «forme» e da una carenza di «interrogazione».
L'autrice
Silvana Palazzo, poetessa calabrese fondatrice e direttrice della Rivista “Redazione Unical”, è autrice di testi disaggistica sul fenomenomafioso e criminale perl’Università della Calabria edi testi poetici. Per la poesiaricordiamo: Relazioni diPsiche (2009); Insomnia aBarcelona, in italiano espagnolo (2010); Il meme è un seme (2011); Poesie diun’estate (2015); La giusta strada del ritorno(2016); Le peonie vivono ancora (2017); Lamia faccia senza trucco (2018); Il poetadescrive la vita (2019). È presente in diverseantologie, tra cui L’impoetico mafioso (2010) e Il rumore delle parole. 28 poeti del Sud,Antologia a cura di Giorgio Linguaglossa(2014). Ha ideato e diretto sulla rivista“Redazione Unical” un Laboratorio di Scrittura Creativa.