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Il cuore sente, la mente vive, la mano scrive, di Roberto Fortuna
In questo caso il titolo del libro di Roberto Fortuna è veramente azzeccato e soprattutto rispecchia quello che un lettore ipotetico può trovare sfogliandolo: poesie ragionate, sentite dal cuore e scritte con una mano sapiente. Le poesie sono sia d’occasione, dedicate ai familiari e amici (molto simpatica è quella dedicata a un suo amico buttafuori), ma anche poesie che ricordano momenti della vita, belli e brutti, che riguardano perdite (Maledetta giornata), il lavoro (Lo scopino), aspetti sociali e disabilità (Occhi spenti, Un pezzetto di cartone).
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All’interno del libro si possono trovare poesie sia in italiano che anche in “romanesco”. Questo termine è tra virgolette perché quasi nessun testo è scritto in romanesco classico, codificato, direi più che altro che invece sono scritte col cuore in mano come si direbbe a Roma: sono scritte in un odierno romanesco cioè una lingua che un romano medio parla e capisce. Uno dei dati più importanti della poesia di Fortuna è la musicalità; non c'è una vera e propria struttura metrica, ma la rima e le assonanze sono una delle caratteristiche più importanti di questi testi poetici; probabilmente non è un caso che Roberto si diletta anche nella musica.
L'autore
Roberto Fortuna è nato il 14 ottobre 1967 a Roma, dove attualmente vive. Da madre romana e padre marchigiano. Un legame forte con questi territori, nel cuore un piccolo paese fra queste belle valli, Capo d'acqua, purtroppo raso al suolo dal terremoto del 2016. Amante dell’arte in qualsiasi forma sia espressa, perché arte è sinonimo di cultura.
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In questo caso il titolo del libro di Roberto Fortuna è veramente azzeccato e soprattutto rispecchia quello che un lettore ipotetico può trovare sfogliandolo: poesie ragionate, sentite dal cuore e scritte con una mano sapiente. Le poesie sono sia d’occasione, dedicate ai familiari e amici (molto simpatica è quella dedicata a un suo amico buttafuori), ma anche poesie che ricordano momenti della vita, belli e brutti, che riguardano perdite (Maledetta giornata), il lavoro (Lo scopino), aspetti sociali e disabilità (Occhi spenti, Un pezzetto di cartone).