Lauro Zuffolini Poesie così
Vincitore del Premio Mangiaparole
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Le “poesie” di questa silloge sono “così” perché immerse nell’immanenza. Alludo a un’immanenza in forma di quotidianità unitaria, inclusiva anche dell’altrove, priva di contraddizione, poiché - precisava Baruch Spinoza nel XVII secolo - «essere ciò che siamo e divenire ciò che siamo capaci di divenire è l’unico scopo della vita»: senza fratture inibitorie, quindi, tra il percepire ciò che siamo e il reale. Ma la strada indicata da Zuffolini non è piana e lineare, il connubio procura sofferenza, rimanendo lontano da ogni presuntuoso trionfalismo. (Dalla prefazione di Cinzia Baldazzi)
L'autore
Lauro Zuffolini, 66 anni, è nato e vive a Carpi (MO), dove lavora come educatore di ragazzi disabili nelle scuole superiori. È laureato in pedagogia e diplomato in pianoforte. Nel 2019 è risultato primo classificato in due concorsi nazionali: a Novara presso “La canonica arte” per la prosa e a Roma a “Mangiaparole“ per la raccolta, qui pubblicata, “Poesie così”. Sempre a Roma, gli è stato assegnato nell’ottobre 2019 il Premio della Critica al Concorso nazionale “I colori delle parole”, per il racconto breve “Per Cattolica binario 5”. Ha ottenuto poi vari riconoscimenti, sia per poesia che per prosa, a Massa, S. Benedetto del Tronto, Melegnano, Zola Predosa, Viareggio, Monza e Carpi. Ha pubblicato il romanzo Maistefureb dieci volte e tre raccolte di poesie: Quello che sono capace di dire, Terremoti fuori e dentro e Vele stracciate.