Signore, in carrozza!, di Cristina Ferrandi
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La vita è come un treno su cui a volte sale Amore e quasi non te ne accorgi. Alcuni arrivano in anticipo, altri in ritardo, ma tutti salgono su questa follia e fanno l’amore in un vagone. La sceneggiatura di un’opera teatrale che si legge come un romanzo, trascinando il lettore nelle pieghe di un amore saffico fra due età e condizioni sociali completamente diverse. Amori clandestini, storie segrete ed extraconiugali s’intessono nella narrazione di sfondo: il solidale rapporto d’amicizia fra due giovani ragazze.
I personaggi non hanno un nome proprio, ma un ruolo che recitano e che viene sottolineato dal colore del mantello indossato, che indica il loro stato d’animo. Così, fra mantelli bianchi, rossi e verdi compare come un fantasma, una Figura, vestita con un mantello arancione, che avrà il compito ironico di consigliere e guida della protagonista.
L'autrice
Cristina Ferrandi, classe 1981, è una scrittrice appassionata di Milano. Laureata in Lettere Moderne all’università Cattolica del Sacro Cuore della sua città, vanta nel 2000 un primo premio nel concorso letterario Città di Piombino, con il racconto Le mie due madri. Ha collaborato per alcuni anni con la rivista on-line Heavy-Metal.it come redattrice ed è stata amministratrice di un gruppo LGBT sul portale Yahoo. La sua scrittura vuole indagare le contrastanti emozioni fra diverse culture, generazioni e persone che, nonostante le apparenze, tendono tutte quante a quell’equilibrio mentale che rende gli esseri umani contemporaneamente simili e liberi di essere diversi. Anche con l’opera Signore, in carrozza!, Cristina continua questa sua ricerca immaginando il nascere di un amore tra due realtà completamente diverse e cercando un modo per renderlo eterno.