Cuba Danza, Elisa G. Vaccarino
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Dalla danza classica e contemporanea ai balli tradizionali e popolari
Cuba Danza, per la prima volta, racconta in tutte le sue sfaccettature l’universo fascinoso dei ritmi e dei corpi “nati per ballare” che abitano la Isla Grande dei Caraibi, dalle origini al colonialismo, dalla Rivoluzione a oggi. Prima dell’avvento di Fidel Castro, a poche miglia dal proibizionismo e dal puritanesimo degli USA, nel cuore pulsante dell’Avana trionfava il lusso dei cabaret come il Tropicana e il Sans Souci, dove si ballava, si beveva e si flirtava in allegria. E intanto, nel Caribe dei teatri di stile italo-francese costruiti per la ricca borghesia bianca, approdavano i divi dell’opera, dei concerti, dei balletti.
Dopo il 1959, il nuovo governo castrista prese a indirizzare, a promuovere e a finanziare gli spettacoli secondo una concezione moderna che guardava anche alle culture orali afro-cubane più autentiche e si rivolgeva idealmente all’intera popolazione.
Oggi a Cuba continuano a vibrare con forza il magnifico balletto classico, opera della divina Alicia Alonso recentemente scomparsa, e la vigorosa danza moderna figlia del pioniere Ramiro Guerra. E accanto al folklore, alle danze Yoruba e a quelle popolari, ancora sfolgorano i balli dell’ormai mitico Tropicana, il “Lido” dell’Avana. La Escuela Nacional de Ballet e l’Istituto Superior de Arte formano anno dopo anno artisti che viaggiano per il mondo, e i festival di balletto tenuti alla Habana ospitano le grandi stelle internazionali: tra loro, Carla Fracci, Alessandra Ferri, Maya Plisetskaya, Vladimir Vasiliev, Julio Bocca, Cristina Hoyos, Antonio Gades, Judith Jamison, Anton Dolin, Jean Babilée, Sylvie Guillem e Aurélie Dupont, direttrice del balletto all’Opéra de Paris, lì dovenel 1972 Alicia Alonso montò e interpretò la sua magnifica Giselle.
Con l’ambizione di una completezza finora mancante nel panorama editoriale non solo italiano, Cuba Danza dà conto di tutti questi filoni e generi, tracciandone la storia e l’attualità con l’ausilio di quasi 400 bellissime immagini a colori. Ma la danza è pur sempre uno spettacolo di ritmo e movimento: alle foto del volume, dunque, si aggiungono decine di link a estratti video della grande danza cubana di ieri e di oggi, selezionati dall’Autrice tra le risorse della Rete e istantaneamente accessibili – con un semplice click – da qualunque dispositivo.
Elisa Guzzo Vaccarino si occupa di danza da più di quarant’anni, scrivendone su quotidiani e periodici («QN», «Ballet2000», «Tanz») e parlandone alla radio (Rai 3). Ha redatto le note di sala per teatri e festival, nonché i libretti dei DVD di balletto per «Classic Voice». Ha pubblicato libri su Béjart, Kylián, Bausch, Futurismo, Danze globali e tango, oltre a un testo Einaudi su Maguy Marin, William Forsythe, Anne Teresa De Keersmaeker. Nel 2015 è uscito, per Dino Audino Editore, La danza d’arte – Balanchine, Cunningham, Forsythe, e nel 2017, per Gremese, Eros e Danza. Ha realizzato programmi televisivi (Tele+3, Rai Sat Show, Rai 5) e allestito mostre, tra cui “La danza delle Avanguardie” al MART (Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto). Ha insegnato Storia ed Estetica della Danza in varie università in Italia e all’estero, alla scuola della Scala e al MAS (Music, Arts & Shows) di Milano. A Cuba, il «país más bailador del mundo» secondo Gabriel García Márquez, la danza è arte, vita, passione di tutto un popolo. Questo volume propone un viaggio sorprendente attraverso le sue espressioni e i suoi talenti, tra innovazione e tradizione, scarpette da punta e piedi nudi, elevazione al cielo e percussione sulla terra