“Tra Agnese e Sandrina... Altre vite” è un dipinto coloratissimo in cui ogni personaggio dà un senso originale all’insieme dell’opera.  Solo alla fine coglieremo il senso unico di questo quadro, passando attraverso un percorso tracciato dall’autrice che con la tavolozza in mano, colore dopo colore, gettata dopo gettata, coglie il nucleo dell’anima di questi personaggi inserendoli coerentemente all’interno della sua tela. [...] Il messaggio rivoluzionario è proprio questo: non è più importante lo sguardo e la visione dell’esistenza di un adulto definito e realizzato, rispetto a quello di un bambino o di un cane, o di un contadino che ha sempre vissuto nel suo piccolo paese coltivando il suo piccolo pezzo di terra. Ogni vita, ogni legame ha pari dignità in questo unico grande racconto.
(Giulia Laruffa)

L'autrice
Gabriella Nardacci, nata a Maenza (LT) nel 1954, ha sempre manifestato una spiccata passione per la letteratura e la poesia, trasferendo quest’ultima anche nell’insegnamento, con quarantadue anni di attività alle spalle, coinvolgendo gli alunni nella realizzazione di piccoli libri autopubblicati. Ha ottenuto premi speciali e menzioni di merito in diversi concorsi letterari ed è presente in svariate antologie. Ha pubblicato la silloge di poesie Parole scalze (Artegraf Edizioni), il romanzo A malapena si vede l’isola di Ponza (L’Oceano nell’Anima Edizioni) e Tempo che va… Tempo che viene (Daimon Edizioni). Collabora con il sito Ponzaracconta con poesie e articoli di letteratura che pubblica periodicamente.