È un libro, quindi, profondo che tocca temi importanti. Per esempio, mi ha molto colpito la poesia Male perché esisti. In questo testo il poeta, come un novello Leopardi, si chiede perché deve soffrire così tanto, a tal punto da non vedere nemmeno la speranza, eppure trova la forza, ed è di sprone a tutti noi, di uscire da quella stanza di dolore.
L'autoreSergio Camellini, nato a Sassuolo (Modena), è psicologo perfezionato in biopsicosessuologia. Studioso di arte povera della civiltà contadina e dei mestieri, ha fondato una casa museo sull’Appennino emiliano. Amante della scrittura, scrive versi (ha pubblicato sedici libri di poesie), articoli per riviste culturali e prefazioni in libri di poesia e d’arte, con particolare attenzione a quella naïf. Per Camellini la parola assume funzione esoterica per la sua capacità di svelamento e di luminosità, tramutandosi in un essenziale strumento dialogico con il lettore. La sua è una poesia che insegue versi ricchi di accelerazioni emotive, esprimendo sensibilità e dolcezza. È cantore delle piccole gioie della vita, delle malinconie e delle fatiche del quotidiano, della natura, dell’amore e dei ricordi che portano a profonde riflessioni sull’esistenza umana.