Vito Taverna - Poesie scelte

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Questa Antologia delle poesie di Vito Taverna è un journal intime e, al contempo, un journal extime. Il poeta di Bibbiena ha bisogno dell’interlocutrice, di un’anima femminile alla quale indirizzare il colloquio-soliloquio.
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Questa Antologia delle poesie di Vito Taverna è un journal intime e, al contempo, un journal extime. Il poeta di Bibbiena ha bisogno dell’interlocutrice, di un’anima femminile alla quale indirizzare il colloquio-soliloquio. Una entità femminile che sta in silenzio e consente alla voce del poeta di interagire con essa. In realtà, la voce “soliloquiale” parla con un fantasma, con una estimità interna, con gli oggetti esternalizzati del proprio interno. È questa la ragione della poesia post-elegiaca del poeta di Bibbiena; i toni oscillano da quelli più intimi e languidi propri della poesia lirica a quelli civili dello sdegno e dell’amarezza composti in un dettato di stoica accettazione del mondo. Non è un caso che nelle ultime raccolte pubblicate i toni e la pronuncia siano un compostaggio di vari registri, da quello sentimentale e rammemorante a quello del rimpianto per un mondo che è cambiato sotto i nostri occhi a velocità inaudita rispetto al passato anche recente. Vito Taverna reagisce agli stili della «società dello spettacolo e della comunicazione eccitata», che vive di traumi e di shock, con una poesia della intimità esternalizzata, complessa e variegata che si esprime mediante un linguaggio post-lirico incentrato sulla soggettività rammemorante. C’è in questa poesia un sapiente dosaggio tra una antica e patica attenzione al dolore per la perdita della amata moglie giapponese, Midori Fukami (in traduzione: Verde Acqua Profonda), e un virile pathos civico per tutto ciò che è andato perduto.

L'autore
Vito Taverna
è nato a Bibbiena, la Vipena Etrusca, capoluogo della vallata del Casentino, il 10 ottobre 1929. A Firenze, negli anni ’50, quelli dell’Università di Lettere e Filosofia con Cantimori e Ragionieri, ha pubblicato studi storici per l’Istituto Gramsciano e con il regista Lionetto Fabbri ha vinto per la sezione dei documentari due Orsi d’Oro al Festival di Berlino. Trasferitosi a Milano dal 1960, ha lavorato nella pubblicità realizzando campagne promozionali di successo: il Carosello più noto è il Cavallo Bianco per il Pino silvestre Vidal. Nel 1990, trasferitosi in campagna, ha creato “Poesie nel Cassetto” per diffondere i valori della solidarietà e della Pace, e si è dedicato completamente alla poesia pubblicando numerosi volumi.

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Questa Antologia delle poesie di Vito Taverna è un journal intime e, al contempo, un journal extime. Il poeta di Bibbiena ha bisogno dell’interlocutrice, di un’anima femminile alla quale indirizzare il colloquio-soliloquio.

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