Il betta e la betta - Roberto Cristiano
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...Alessandro Betta era un trentanovenne alto e fisicamente prestante con una piccolissima pecca data da capelli poco folti che lasciavano scoperta una fronte alta al di sotto della quale spuntavano lucidissimi occhi verdi. Naso regolare e composto, freddo, dritto. Mascella forte, zigomi alti, mento fermo ed equilibrato che lasciava spuntare nell’asse mediana del collo un pomo d’Ada-mo sporgente, spalle larghe, mani forti, dita lunghe e sorriso aperto. Abiti sportivi, prevalentemente in giacca blu, blue jeans o pantaloni grigi, camicia aperta, scarpe comode, in genere ginniche...
...Elisabetta Geraci, a tutti nota come Betta, nel lavoro e nel privato, era una donna trentacinquenne che aveva preso il nome della nonna materna, sana abitudine, tranne qualche eccezione, del popolo partenopeo. La nonna, da tutti chiamata con il proprio nome senza diminutivi o altro, tipo vezzeggiativi, era proprietaria di una villa a Sorrento nominata villa Betta, con targa maiolicata messa sopra il campanello e il citofono. Divertente era premere il pulsante di ottone dorato...
Roberto Cristiano è nato a Napoli. Giornalista professionista, ha pubblicato il libro Un Ponte per lo Stretto, che è stato presentato anche in Ame-rica. È autore del libro 100 domande al Senato-re Sergio De Gregorio e del romanzo ilmiosolo-amicoègiasone, che ha pre- ceduto Dalla sommità del cielo più alto (2019) ed Esmeralda (2021).