A dimora - Isabella Moretti
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L’espressione “a dimora” designa il luogo nel quale è fissata l’abitazione di qualcuno e anche l’azione del mettere una pianta nel suo terreno. La raccolta A dimora sviluppa in effetti entrambi questi significati, dando forma e sostanza attraverso le sette sezioni a uno spazio claustrale entro il quale abita un “io”. Quella via, quella casa, quel riquadro, finestra o schermo che sia, sono le coordinate e insieme le fondamenta di un posto unico al mondo, di una precisa condizione esistenziale nella quale la voce poetica, nutrita dall’humus nel quale è radicata, può finalmente varcare la porta dell’egocentrismo umano e, di stanza in stanza, dispiegarsi in canto.
Isabella Moretti, per oltre quarant’anni maestra di scuola, non ha mai smesso di intrecciare alla passione per il suo lavoro quella per la poesia. Alla pubblicazione, nel 1994, dell’opera prima Affioramenti, hanno fatto seguito Ritmo Lento e una serie di raccolte inedite, premiate e segnalate in concorsi nazionali e internazionali (Scacco alla Regina, Premio Montale). Sue singole poesie compaiono in antologie, riviste e agende poetiche di diversi editori. La silloge D’acqua salata e dolce precede di pochi mesi l’uscita di A dimora. Vive in campagna non lontano da Pisa, sua città d’origine.