
Albergo disabitato - Rodolfo Bersaglia

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Quella di Rodolfo Bersaglia è una forma sperimentale di scrittura poetica attraverso cui giungere a una verità frutto di scavo esistenziale. È un verseggiare breve, quasi sincopato, colmo di immagini e tratteggi pregni di colori spesso cupi. Un vagabondare nella vacuità della vita, con linguaggio ricercato che accresce lo spessore del pensiero. Volutamente le composizioni non hanno titolo, come a dirci del senso e del tutto in ciascuna di esse. L’attenta “limatura” rende il registro linguistico elegante, ma non per sterile esercizio di stile, bensì come risultato dell’interiorizzazione della letteratura come strumento per raccontarsi. Nella poesia di Bersaglia la pratica di vita quotidiana diventa verso e la cognizione del dolore assume una compostezza in cui il lettore può riconoscere anche il suo sentimento.
Rodolfo Bersaglia si forma all’Università di Macerata, dove si laurea in Lettere moderne con indirizzo storico artistico, ed a Urbino, dove frequenta l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche e consegue il Diploma della Scuola Superiore di Giornalismo. Ha poi svolto due dottorati di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche: “La Città Adriatica” e “Analisi culturale e artistica del territorio”. Allievo di Pietro Zampetti (Università di Urbino), Michele Provinciali (New Bauhaus di Chicago) e Corrado Gavinelli (Politecnico di Milano), ha anche lavorato come grafico editoriale e pubblicitario con Franco Giacometti per la Benetton di Treviso, è stato professore a contratto presso il dipartimento di Urbanistica dell’Università Politecnica delle Marche, insegnante di Metodologia della Progettazione e Storia delle Arti Applicate presso l’Accademia di Belle Arti di Ancona (Poliarte), dove ha avuto anche l’incarico di direttore del Dipartimento di Belle Arti.