L’amore per la poesia e per le parole si nutre per Valeria D’Amico di costante ricerca, ritmo, profondità. La nuova raccolta ‘La stagione del melograno’ conferma uno stile originale, in cui gli elementi della natura diventano l’emblema di una riflessione accurata sul senso della vita. Allora ci si chiede quale sia la stagione del melograno e ci viene incontro l’autunno coi suoi colori, ma soprattutto il riferimento simbolico ed esoterico al frutto che nei grani dolci richiama abbondanza e prosperità.
La poeta inizia il suo viaggio nell’ombra accanto alla presenza dei salici, piante in simbiosi con l’elemento acqueo e vi troviamo tutta la bellezza di un’inquietudine che si muove in un’alternanza di luci ed ombre. Ci troviamo avvolti da una scrittura magnetica, che trascina e avvolge nel ritmo e nella scelta delle immagini. Il linguaggio è maturo e l’autrice mostra padronanza ed equilibrio, il verso non cede mai e scorre fluido, come un fiume in piena. Si nota studio, ricerca e conoscenza della tradizione classica, ma è doveroso evidenziare l’intuizione originale che rende l’intera produzione interessante sotto ogni aspetto.

Valeria D’Amico, nata a Foggia dove vive, è madre di tre figli e insegna lingua e civiltà tedesca in un Istituto tecnico commerciale. Con le sue poesie ha partecipato a numerosi concorsi ottenendo significativi riconoscimenti, tra cui numerosi primi premi. Con la La stagione del melograno è stata tra l’altro finalista nel 2021 al concorso “Mangiaparole”. Il suo ultimo libro (Il filo della vita), pubblicato nel maggio 2022, ha vinto il primo premio al concorso “La couleur d’un poème” (VI edizione). Sue poesie figurano in varie antologie e blog letterari. è altresì presente con un’intervista in WikiPoesia. Scrive anche in inglese, tedesco e francese e cura la traduzione di altri autori.