Il libro su Bellegra, alla cui stesura don Antonio Onori dedicò molte energie e gran parte del suo tempo libero, vide la luce nel lontano 1978.
A distanza di quarantacinque anni, completamente esaurite le copie a suo tempo stampate, i familiari – per continuare a dare testimonianza non solo della storia di Bellegra ma anche dell’encomiabile e paziente lavoro di ricerca svolto da don Antonio – hanno deciso di procedere a una nuova edizione, con il vincolo di lasciare pressoché inalterato il testo originario. Ciò non soltanto perché la “storia è storia” e il tempo non può modificarla ma anche per doveroso rispetto verso don Antonio, al cui impegno e alla cui capacità nessuno di loro avrebbe potuto assicurare degno seguito. L’unico adeguamento ha riguardato l’apparato delle note, che sono state raggruppate alla fine di ogni capitolo anche per riordinarle convenientemente.
Solo in pochissime parti il testo è stato arricchito aggiungendo alle vicende storiche e alle bellezze naturali di Bellegra – come le imponenti mura ciclopiche, i resti delle strade consolari, la bellissima grotta dell’Arco e gli splendidi panorami – foto, biografie, stemmi e qualche necessario aggiornamento, per i quali si è potuto fare ricorso alla moderna tecnologia che, inesorabilmente, ha preso il posto della vecchia macchina da scrivere “Olivetti lettera 22” usata negli anni ’70.

Antonio Onori è nato a Bellegra (RM) il 3 maggio 1910 ed è morto a Roma il 19 luglio 1978.
All’età di 12 anni espresse il desiderio di abbracciare la Fede. Venne consacrato sacerdote il 29 ottobre 1933. Parroco a Camerata Nuova (RM), Affile (RM) e Santa Maria della Valle di Subiaco (RM). Dopo la laurea in Filosofia, conseguita con il massimo dei voti, insegnò latino e greco al seminario della chiesa di Sant’Andrea di Subiaco e, successivamente, filosofia e storia all’Istituto magistrale di Subiaco e al liceo classico di Velletri (RM).
Uomo meticoloso e preciso, oltre che onesto e corretto come tutti gli esseri umani dovrebbero essere. Era un educatore che aveva scelto di dedicare la vita all’insegnamento di tutto ciò che è cultura e di tutto ciò che riguarda la religione cristiana. Anche questo libro faceva parte di un progetto didattico perché, nello scriverlo, intendeva far conoscere ai suoi concittadini la storia millenaria e le bellezze naturali dell’amata Bellegra.