Parole abortite - Fabio Valdinoci
Ogni copia è illustrata a mano da Stefano Zampieri
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I temi delle poesie sono i più vari: si passa dalla poesia politica, per esempio Memoriale, a poesie dedicate al modo che aveva Pelé di giocare al calcio, continuando con poesie più intime, private; ma tutte hanno la capacità di ergersi a stile di vita, modello di comportamento, esempio da seguire. Il messaggio che emerge dalla lettura dei testi è che una sensazione di privazione possa generare una maggiore consapevolezza, la sensazione di sentire proprio quel poco che si è riusciti ad ottenere con la fatica e il lavoro. L’amore in questo libro è totalizzante, capace di unire le persone, le trame della vita; un amore puro, in grado di spingere al sacrificio, pieno di pazienza e soprattutto speranza.
L'autore
Fabio Valdinoci è nato a Ravenna nel 1973. Consulente e docente, si dedica all’Information Technology. Dopo la nascita della figlia, entra nel mondo della disabilità attraversando tutte le difficoltà e le frustrazioni ma avendo l’opportunità di approfondire conoscenze e instaurare connessioni con persone e professionisti che hanno arricchito questo percorso. Oggi, in età ormai matura, riscopre la passione per la poesia e decide di lasciarle spazio e forma ponendo al centro di tutto la parola. Così nasce Parole abortite, titolo di una poesia e del libro, che vuole raccontare come per alcuni tipi di disabilità la parola sia assente, vivendo l’incapacità di articolare e pianificare tutti i processi che strutturano il linguaggio.
In quest’ottica, la Parola diventa importante più dell’atto comunicativo in sé e abortite sono tutte quelle parole inutilmente appese nell’indecisione di un momento, mortificate attraverso un uso non corretto, sminuite quando non si attribuisce loro adeguato valore.