
Archeologia di un danzatore - Claudiano Sironi
Perché questo piccolo libro? Per lenire un senso di colpa che mi porto dentro da oltre mezzo secolo. Queste pagine testimoniano la memoria di un uomo scomparso, un “danzatore” stravagante, un amico riservato e mai veramente conosciuto

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L’uomo nella sua vita terrena disperde frammenti di anima in chi lo ha conosciuto, sempre più sminuzzati dallo scorrere del tempo, archiviati nelle più remote pieghe della memoria: come un archeologo ho cercato di scovare e poi assemblare la moltitudine di cocci sepolti nelle “cantine mentali” dei tanti che frequentarono l’amico Carlo.
Perché questo piccolo libro? Per lenire un senso di colpa che mi porto dentro da oltre mezzo secolo. Queste pagine testimoniano la memoria di un uomo scomparso, un “danzatore” stravagante, un amico riservato e mai veramente conosciuto, ed esprimono il rammarico di non essermi mai spinto oltre l’apparenza. Le storie narrate risalgono agli anni ’70/’80 del secolo appena trascorso, che scrivendo mi sembrano appartenere ad un trapassato remoto.
Diceva Nietzsche “... dovremmo considerare ogni giorno un giorno perso, se non abbiamo ballato almeno una volta…” E lui, Carlo, sì che ha danzato, lasciando traccia nel concerto sublime del cosmo.
Claudiano Sironi, medico chirurgo di Milano, specializzato in Medicina Interna a Pavia, oltre alla sua carriera ospedaliera ha coltivato interessi in diverse discipline, come archeologia, storia dell’arte, filosofia, astronomia, scacchi e viaggi. Oltre a Archeologia di un danzatore - Mai nato mai morto, ha scritto altri due libri: Ouliades - Storie mediche oltre il camice e Il Tè del Professore - Filosofia SUPERFLUA tra Oriente e Occidente che trattano di memorie, riflessioni scientifiche e filosofiche e storie di vita.