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Nostos - Maria Grazia Morsella
Ogni componimento appartiene alla vicenda umana e racchiude in sé tutta la ricerca e l’esame della genuina origine dell’etimo Nostos, inteso come criterio dell’esistenza.
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Il logos, cioè la parola, è dentro il tessuto vegetale come nell’intreccio di una maglia, spinta da una linfa vitale che agisce come anima di un cuore palpitante di vita, avvicendata dai sentimenti solari e dalle emozioni deluse.
Ogni componimento appartiene alla vicenda umana e racchiude in sé tutta la ricerca e l’esame della genuina origine dell’etimo Nostos, inteso come criterio dell’esistenza.
L'autrice
Sono nata a Roma e vivo a Monteverde, dove mi occupo di ceramica e spesso e volentieri di pittura. Intendo la scrittura un po’ come la ceramica: la mia ricerca tende ad astrarre e sottrarre alla materia (argilla/terra) nel tentativo di catturare l’essenza delle cose. Così uso lo stesso approccio con le parole: penso che la poesia chieda assoluta sincerità e sintesi; penso a un linguaggio evocativo, che apra lo sguardo a spazi intimi, che sia accogliente come la terra in cui affondo le mani. Come la terra, anche la poesia sa essere necessaria, a volte aspra e ostile oppure materna e capace di grandi doni. Per me scrivere è una necessità primaria, un bisogno come bere, dormire. La poesia è la linea di confine, il luogo dove corpo e mente trovano la formula per esprimersi attraverso un linguaggio comune.
Ogni componimento appartiene alla vicenda umana e racchiude in sé tutta la ricerca e l’esame della genuina origine dell’etimo Nostos, inteso come criterio dell’esistenza.
L'autrice
Sono nata a Roma e vivo a Monteverde, dove mi occupo di ceramica e spesso e volentieri di pittura. Intendo la scrittura un po’ come la ceramica: la mia ricerca tende ad astrarre e sottrarre alla materia (argilla/terra) nel tentativo di catturare l’essenza delle cose. Così uso lo stesso approccio con le parole: penso che la poesia chieda assoluta sincerità e sintesi; penso a un linguaggio evocativo, che apra lo sguardo a spazi intimi, che sia accogliente come la terra in cui affondo le mani. Come la terra, anche la poesia sa essere necessaria, a volte aspra e ostile oppure materna e capace di grandi doni. Per me scrivere è una necessità primaria, un bisogno come bere, dormire. La poesia è la linea di confine, il luogo dove corpo e mente trovano la formula per esprimersi attraverso un linguaggio comune.