C’è in Fiorentini quel senso di appartenenza alla vita che comporta, sì, un abbassamento, ma non un ab-battimento delle pretese dell’ego. Un ego potremmo dire ridimensionato, moderato, che, senza rinunciare mi- sticamente a se stesso, aderisce con buon senso alle leggi e ai misteri della vita. Cos’è dunque il mistero per Fiorentini? Non certo un dogma, una formula inconfutabile, un cieco fideismo assertivo, quanto piuttosto una verità indefinibile che possiamo certamente dipingere come vogliamo, purché il ritratto non si trasformi in feticcio finendo per imprigionarci, anziché aiutarci a volare (“se credere diventa pantomima / ... / che io mi danni a non avere fede / e credere, giammai!”). Il punto è assai delicato, perché, codificando i valori eterni, i valori dello spirito, non si fa che astrarli e allontanarli dalla vita ed è ciò a provocare la reazione dell’autore.
L'autore
Claudio Fiorentini è un romano internazionale e da sempre coltiva interessi per le Arti. È poeta, scrittore, pittore e traduttore. Ha pubblicato otto romanzi, una raccolta di racconti, otto sillogi ed è presente in numerose antologie. È autore (insieme a Franco Campegiani) del manifesto culturale Il Bandolo e ha collaborato con numerosi artisti in progetti di ampio respiro, unendo arti e linguaggi diversi.
Attualmente gestisce a Madrid una galleria d’arte (Loona Contemporary), dove succede di tutto.