Canzone d’autunno è il titolo di questa silloge che spiega già perfettamente il senso e la motivazione della scrittura che - per tono, leggerezza e tematiche - richiama una stagione declinante. Non più i fasti dell’estate ma la saggezza e la riflessione dell’autunno: tempo di raccogliere la legna, fare scorte e pensare al futuro.
Abbiamo un po’ perso questi valori stagionali e il ruolo della ciclicità della terra, presi come siamo da un clima impazzito e dagli impegni quotidiani.
Ed è proprio questa una delle missioni del libro: ricollegarci con il tempo universale (non quello dell’orologio), restituire alle giornate la possibilità di dare all’uomo gioia e stupore, vivere in maniera autentica e sincera ogni respiro che si compie, in armonia con gli altri e con se stessi.

L'autore
Carmelo Labbate nasce a Napoli nel 1930 da padre siciliano e madre napoletana. Nel 1941 la famiglia, profuga dalla città di Derna (Libia), si trasferisce definitivamente a Firenze. La guerra gli ruba l’adolescenza e gli studi classici. Nel 1950 si arruola in Marina come volontario; dopo anni di imbarco, nel 1955 entra a far parte dei Servizi Informazioni Operative della Marina. Nel 1990, con il grado di Capitano di Corvetta, va in pensione e si ritira a Taranto, città natale della moglie Etta. Incontra Montale ne La casa dei doganieri e nasce così l’amore per la Poesia. Ha esordito, nel 2022, con la silloge Issa le vele mio verso.