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Ripari transitori - Alfonso Cataldi

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Ripari transitori (nel sottotitolo Cartoline senza referente) chiama Alfonso Cataldi queste sue composizioni, che sono contaminazioni differenziali del trascendentale e dell’empirico. La contaminazione è il campo proprio della forma-poesia della nuova ontologia estetica.
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 Trascendentale non è più la soggettività, ma la traccia, l’archi-scrittura, la différance. Il mondo ha bisogno di un supplemento di nulla che è nel mondo, ha bisogno di questo nulla supplementare che è il trascendentale, senza il quale nessun «mondo» potrebbe apparire. La scrittura cataldiana rivela il «nulla» del mondo e lo benedice, perché è soltanto grazie ad esso che un «mondo» può esistere. Proprio questo rappresenta l’altra operazione fondamentale compiuta da Cataldi: decostruire la versificazione della tradizione soggettocentrica della poesia italiana del secondo Novecento implica il far emergere la contaminazione dell’empirico e del trascendentale, mostrare che il trascendentale non può essere puro ed epifanico e pienamente presente a sé in quanto contaminato dall’empirico da cui sorge e da cui viene intaccato; l’empirico a sua volta non è «meramente empirico» nel senso tradizionale, ma è una singolarità, una contingenza che «chiude» il «senso». Il «fuori-senso» e il «fuori significato» della scrittura cataldiana è dato dalla contaminazione fraseologica. È l’assetto fraseologico, l’empirico che costituisce il soggetto trascendentale che apre ad una temporalizzazione e crea il «nuovo» «fuori-senso». La poesia kitchen di Alfonso Cataldi si nutre della différance, agisce tra gli spazi semantici, sui disallineamenti fraseologici e semantici, sulla contaminazione figurale e iconica, sul dislocamento del soggetto empirico il quale non si limita semplicemente a cambiare di «luogo» ma modifica, con la sua stessa dis-locazione, in profondità, il senso del «luogo» medesimo e il suo stesso statuto fenomenologico.

L'autore
Alfonso Cataldi è nato a Roma, nel 1969. Lavora nel campo IT, si occupa di analisi e progettazione software. Nel 2017 pubblica Ci vuole un occhio lucido (Ipazia Books). Le sue prime poesie sono apparse nella raccolta Sensi Inversi (2005) edita da Giulio Perrone. Successivamente, sue poesie sono state pubblicate su diverse riviste on-line tra cui Poliscritture, Patria Letteratura, il blog di poesia contemporanea di Rai news, Rosebud. È uno degli autori presenti nella Antologia Poetry kitchen 2022, Poetry kitchen 2023, nonché nel volume di contemporaneistica ed ermeneutica di Giorgio Linguaglossa L’elefante sta bene in salotto (Progetto Cultura, Roma, 2022).

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Ripari transitori (nel sottotitolo Cartoline senza referente) chiama Alfonso Cataldi queste sue composizioni, che sono contaminazioni differenziali del trascendentale e dell’empirico. La contaminazione è il campo proprio della forma-poesia della nuova ontologia estetica.

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