
Il rumore dell'intuito

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Il libro
Con raffinata maestria, Tobia Bondesan trova parole per l’indicibile. Cieli autunnali sul suo paese in Toscana, il rumore della pioggia, le note di uno strumento, il brivido di una sensazione che sfiora lieve il suo essere di poeta adolescente, a volte adulto, a volte bambino. La sua poesia, così musicale ed eterea, cambia, fluida e preziosa come argento liquido, e scorre dalla descrizione del suo sax, di un pianoforte, di un incontro, a quella di sensazioni, rumori, brividi, ricordi. Sorprende: mutevole eppure coerente, cerebrale ma sensuale, come uno di quei brani jazz che Tobia ascolta e suona spesso.
(Dalla presentazione di Annalisa Coppolaro)
L’autore
Tobia Bondesan, nato a Poggibonsi nel 1990, attualmente frequenta la facoltà di Lettere a Siena. Ha iniziato a scrivere prestissimo e, nei diversi concorsi ai quali ha partecipato, ha ottenuto numerosi riconoscimenti di prestigio. È stato caporedattore di “Sette in Condotta”, giornale studentesco riservato alle scuole secondarie di Siena. Dal 2009 collabora con le redazioni dei giornali “il Cittadino Online” e “Metìs” occupandosi, tra l’altro, di eventi e cultura. Convinto della profonda unità tra musica e poesia è interessato anche all’interazione tra questi e gli altri linguaggi espressivi.
Una poesia
Tromba
Starnazza dalle
sue membra
di metallo
la fibra gutturale di
un richiamo tradizionale
e negroide.
Grintosa e sibilante
freccia al centro
di una settima
minore
grida,
spruzza
in sordina
note d’argento.