L'amore fuggitivo
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Il libro
La fine della storia d’amore con Sara diventa per Antonio un’ossessione: ricercare la verità scavando nel profondo della sua anima. Ma, oltre la banalità del quotidiano, le verità sono inafferrabili...
Forse, insieme all’amore di Sara, Antonio ha perso anche quello per la vita?
Un racconto che assume i caratteri del giallo, poiché di questo genere riprende la capacità di creare attesa nel lettore, un’aspettativa condotta con ritmi serrati, scanditi però non dalle azioni bensì da vincoli psicologici, da conflitti interiori, da un segreto rinchiuso nel passato che diviene, forse, impossibile svelare.
Con uno stile elegante, ricco di immagini metaforiche, a volte vagamente surreali, la narrazione procede su piani temporali differenti, artifici letterari capaci di coinvolgere il lettore nella ricerca di indizi che conducano allo scioglimento finale.
L'autore
Pamela Serafino è docente di materie letterarie e pubblicista. Ha pubblicato il saggio Emigranti salentini si raccontano (2006); il saggio Il tempo regressivo nei giovani di Tozzi nel collettaneo, le identità giovanili raccontate nella letteratura del Novecento (2006).
Incipit
1
C’è stato un periodo della mia vita in cui avevo una sola certezza: ogni notte facevo sempre lo stesso sogno. Avvolto nel buio tepore della mia stanza, con la testa riversa sul guanciale, le divagazioni dell’inconscio passeggiavano nella mia mente. Le immagini divergenti, sovrapposte, roteanti schegge di un mosaico in frantumi che ignorano il tempo, divenivano reali, e i miei occhi fissavano la stessa scena, presente, limpida come il profilo dell’orizzonte in un mattino terso. Un uomo saliva cautamente il gradino di una costruzione scheletrica sospesa in un cielo plumbeo. Le nuvole transitavano per le finestre in un’aria densa, nebbiosa. L’uo-mo volgeva le spalle ad una donna in posizione frontale. Il primo piano apparteneva a lei. Vi era qualcosa nel suo sguardo fisso, silenzioso, nelle mani candide raccolte sul grembo, nella leggerezza della veste, che ispirava un’intensa gratitudine. Era il rapimento di un raggio di sole sul pavimento, finché durava non l’avrei turbato.
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