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In questa raccolta, si rivela, come scrive Francesca Innocenzi nella prefazione, un nucleo di ricerca poetica pregna di moti ideali e reali, indissolubili dall’incessante scorrere di un impercettibile fuori di noi. Il poeta si appresta ad osservare e tratteggiare pacatamente scorci di quotidiana alienazione, entro una prospettiva in cui si impone la centralità del paesaggio. La voce lirica di Pardi si distingue per i toni tenui, inclini a una limpidezza pacata; voce non esente da una lucidità a tratti amara, sempre consapevole e degna testimone dello spettacolo di un’esistenza.
L'autore
Aldo Pardi, nato a Perugia nel 1969, dal 2007 vive in Francia. Dopo gli studi in filosofia ha svolto numerosi lavori ma si è sempre interessato di filosofia della politica, collaborando con Istituzioni e Centri di ricerca. Attualmente lavora alla Section d’italien della facoltà di Lingue Romanze, Slave e Orientali dell’Université de Lille III. Si occupa anche di letteratura italiana contemporanea, con specifico riguardo alle avanguardie di inizio secolo. Ha tradotto testi di carattere filosofico e pubblicato numerosi saggi olre alle raccolte di poesie Il cervello e i nervi (2000) e La forza di aspettare (Edizioni Progetto Cultura, 2010).