Un estremo regalo al figlio Ivan e a tutti quelli che, dopo essere saliti sull’Altalena di Elena Morfini, avranno difficoltà a scendere e a dimenticare una storia come questa che chiude una porta e, subito, ne apre un’altra, in compagnia di tante finestre sul mondo che raccontano l’infinito...!

Un estremo regalo al figlio Ivan e a tutti quelli che, dopo essere saliti sull’Altalena di Elena Morfini, avranno difficoltà a scendere e a dimenticare una storia come questa che chiude una porta e, subito, ne apre un’altra, in compagnia di tante finestre sul mondo che raccontano l’infinito...!     (Antonio Lo Iacono)

Come su un’altalena, si alternano il rimpianto per il perduto incanto giovanile e la gioia di vivere; la solitudine e l’amore per la natura, il senso implacabile del passare del Tempo che stringe nel suo pugno tutti i ricordi e rende “caduche le umane fatiche”, “pioggerella” e pensieri malinconici confortati dalla fede in Dio.     (Assunta Vincenzi)

L'autore

Elena Morfini  nasce a Bari nel 1925. La madre, Maria, insegnante, appassionata di testi classici le trasmette l’amore per la lirica che lei comincia a trattare fin dai primissimi anni. Nel 1950 Elena comincia a scrivere le sue poesie su tematiche intimistiche, ripiegate sul Sé. È ispirata da un carattere altalenante, tra crisi depressive e slanci euforici, ma anche da una vena di ottimismo supportata da una morale ferrea e inattaccabile. Muore nella sua amata Roma il 19 Marzo 1996 lasciando al marito e ai figli, oltre a quese poesie, un romanzo e una serie di racconti.