Jansi la Janis sbagliata (Interiora di Janis Joplin)
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In viaggio dentro un corpo. Viaggio estasiato eppure doloroso, non dentro un corpo qualsiasi, dentro un corpo disperato e sfrenato di desiderio, di globuli musicali, di sangue in placenta lirica. Misture, di cellule contraffatte dalla droga, allucinate e che allucinano. È la vita dentro la morte, quella che non finisce, costruisce un mito.
Jansi nel suo ultimo trip, un overtrip, Jansi vive sulla morte, la cavalca, un po’ leonina, un po’ in trance, il flash non l’abbaglia, la trasporta in un colpo fatale a circolo, una ripetizione, quella della sua voce intestina, le corde vocali sono autostrade monumentali, veicolano la nostra fantasia, la fanno vibrare.
L'autore
Adriano Marenco (Roma, 1973) ha pubblicato un romanzo breve La palude e la balera, un monologo Il pasto degli schiavi, un poema La fenice cieca, vari racconti su libri e riviste. Ha lavorato come giornalista culturale per la Rinascita della Sinistra, L’Indice, Reti Solidali, ha scritto sulla rubrica Storie per il Manifesto. Per il teatro ha scritto e visto in scena: Il pasto degli schiavi, Icore, Tante grazie a San Precario, L’attrice è tutta crosta, Verrà la morte e non avrà occhi, Sti fiori di Monte Calvario con Antonio Bilo Canella e la sua Performazione, Jansi la Janis sbagliata. Da fine 2013 andrà in scena Donvù con Carlo Gori e Piero Brega. è stato coautore con Vittorio Pavoncello di Jazz Macht Frei. Collabora al Blog Congetture su Jakob di Emanuela Cocco. Collabora con l’ensemble di artisti di Roma Riparte. Fa parte del gruppo Patasarribateatro. Dirige la collana teatrale Scena muta per Edizioni Progetto Cultura.