Un viaggio in una terra straniera. Una bambola misteriosa. La singolare idea di una
nonna di fare un insolito dono alla sua nipotina. La narrazione di un’esperienza di vita.
Sono questi gli ingredienti con cui l’autrice imbastisce una storia per rispondere a un’inquietante
questione: «In una società in cui appare perfino obsoleta la parola “dignità” -
l’unica, tuttavia, necessaria per non sprofondare nell’abisso della perdita dei valori - chi
sono “i perdenti” e chi “i vincitori”?»

L'autore

Maria Angela Cernigliaro Tsouroula è nata a Napoli dove si è laureata in Lettere Classiche e in Storia e Filosofia presso l’Università Federico II. È in possesso di Master e Dottorato. Ad Atene insegna Lingua e Cultura italiana presso l’Università Capodistriaca e presso
l’Istituto italiano di cultura. È autrice di manuali, saggi e romanzi, alcuni dei quali tradotti in lingua greca. Con Edizioni Progetto Cultura ha pubblicato i romanzi Una storia vera o forse no (2007) e Il mare porta sempre qualcosa di nuovo (2010), oltre al saggio letterario Il
“sapore ariostesco” in Calvino (2011).