è nel quotidiano che Mirella Alfarano scava con le sue piccolestorie, spesso con ironia, ma sempre con intensa partecipazione.Inducendoci a riflettere: prima di tutto su noi stessi. (Massimo Ghirelli)

I racconti di formazione, la scoperta di una vocazione o delladiversità non hanno le caratteristiche di una “via Crucis”, macontengono una spensierata leggerezza che è lo sguardo diMirella Alfarano sulla bella insensatezza del vivere. (Giuseppe Piccioni)

I racconti di Mirella Alfarano sono davvero graziosi e a tratti divertenti.(Marco Presta)

L'autrice

Prima di dedicarsi alla scrittura, Mirella Alfarano ha attraversato un sacco di vite. Almeno tre. Dopo una brevissima parentesi giovanile di insegnamentonella suggestiva Matera, conseguiti ulteriori titoli nelle Università di Exeter, Cambridge e Dublino, ha insegnato inglese negli Istituti superiori diRoma. Ha curato sceneggiature per il cinema e promosso seminari - rivoltiagli studenti ma anche ai professori - su temi sociali quali l’intercultura, idiritti e l’ambiente, presso la biblioteca “Giovanni Rodari” di Tor Tre Teste.Come socia dell’Archivio Immigrazione, diretto da Massimo Ghirelli, ha collaboratonella raccolta di documenti multiculturali e nella redazione di“Caffè”, una rivista contenente poesie e racconti scritti in italiano da stranieri- latino-americani, marocchini, algerini ed altri - residenti nella Capitale