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Il divario tra assoluto e quotidiano, tanto evidente in
autori ormai storicizzati come Tomas Transtro?mer e
Andrea Zanzotto, trova, in questa raccolta, un principio
di soluzione nell’estetica dello y?gen ??(“profondità
e mistero”) che, sebbene ineludibilmente rivolta a derive
immaginifiche, resta tuttavia ancorata, quasi fosse un
aquilone in mezzo alla tempesta, al sottile filo della verità
poetica (f?ga no makoto ????):
E? giorno. Il sole
ha la fronte sudata
di un contadino.
Giovanna Iorio vive a Roma. Ha pubblicato diverse raccolte di
poesie tra cui La memoria dell’acqua (2012) In-Chiostro (2013),
Una Venere nel Tevere (2013), Lacrimendays (2014) e, con Edizioni
Progetto Cultura, Al cappero piace soffrire (2013). Scrive racconti
per Storiebrevi (Feltrinelli) e radiodrammi trasmessi nel
programma Il Cantiere, Radio Rai 3. Il suo blog è Amici di letture e
di leggerezza.
Il divario tra assoluto e quotidiano, tanto evidente in autori ormai storicizzati come Tomas Transtro?mer e Andrea Zanzotto, trova, in questa raccolta, un principio di soluzione nell’estetica dello y?gen ??(“profondità e mistero”) che, sebbene ineludibilmente rivolta a derive immaginifiche, resta tuttavia ancorata, quasi fosse un aquilon e in mezzo alla tempesta, al sottile filo della verità poetica (f?ga no makoto ????).
Nota critica di Luca Cenisi
E? giorno. Il sole
ha la fronte sudata
di un contadino.
L'autrice
Giovanna Iorio vive a Roma. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie tra cui La memoria dell’acqua (2012) In-Chiostro (2013), Una Venere nel Tevere (2013), Lacrimendays (2014) e, con Edizioni Progetto Cultura, Al cappero piace soffrire (2013). Scrive racconti per Storiebrevi (Feltrinelli) e radiodrammi trasmessi nel programma Il Cantiere, Radio Rai 3. Il suo blog è Amici di letture e di leggerezza.
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