NINETTO (Troppa bella p'esse moje) Commedia semiseria in (poco più di) due atti

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Un po’ fantasy e un po’ noir, tra la metafora e la realtà, la commedia è una ironica e irriverente digressione sull’eterna questione fra ciò che è bene e ciò che è male.
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Un po’ fantasy e un po’ noir, tra la metafora e la
realtà, la commedia è una ironica e irriverente
digressione sull’eterna questione fra ciò che è bene
e ciò che è male.
Quanto conviene voler scoprire la verità? Per
Ninetto la decisione da prendere è piena di incognite.
Anche perché…
Se te fai troppe domande nun te ce vonno in Paradiso.
Te deve abbastà la fede, quella cèca però.
Va dato atto agli autori di non aver esagerato col
colore romanesco. […] La letteratura in dialetto,
né più né meno che quella in lingua, deve sapersi
rinnovare, senza indulgere a riproporre frusti
clichés. Che Ninetto vada in questa direzione lo
conferma non solo la costruzione grottesca e il
sapiente aprosdòketon con cui è giocata la vicenda,
ma anche qualche minuto particolare di tecnica
teatrale.
(Dalla presentazione di Luca Serianni)
Grafica della copertina a cura di Clotilde Matera
L’immagine (Oarsmen at Chatou) è di Pierre Auguste Renoir (1879

Un po’ fantasy e un po’ noir, tra la metafora e la realtà, la commedia è una ironica e irriverente digressione sull’eterna questione fra ciò che è bene e ciò che è male.

Quanto conviene voler scoprire la verità? Per Ninetto la decisione da prendere è piena di incognite. Anche perché… Se te fai troppe domande nun te ce vonno in Paradiso. Te deve abbastà la fede, quella cèca però. Va dato atto agli autori di non aver esagerato col colore romanesco. […] La letteratura in dialetto, né più né meno che quella in lingua, deve sapersi rinnovare, senza indulgere a riproporre frusti clichés. Che Ninetto vada in questa direzione lo conferma non solo la costruzione grottesca e il sapiente aprosdòketon con cui è giocata la vicenda, ma anche qualche minuto particolare di tecnica teatrale.

(Dalla presentazione di Luca Serianni)

 

Gli autori

 

Lamberto Picconi (1948) ha collaborato, da giovane, con riviste letterarie e di costume. Del 1969 è il suo primo libro, Poesie (gabrieli editore). Con “Edizioni Progetto Cultura” (per cui dirige la collana noir Whodunnit?) ha pubblicato il romanzo giallo Il re di Roma (2008), scritto a quattro mani con giancarlo Lapadula e Aggiungi un libro a tavola… (2013) insieme a Clotilde Matera ed Enzo Catalano. 

Paolo Procaccini (1947), poeta, scrittore, attore, si è sempre occupato di letteratura romanesca (è stato anche segretario generale dell’a.N.Po.S.DI). È consulente artistico dell’“accademia romanesca” e del “rugantino”, la rivista fondata nel 1887 da giggi Zanazzo con l’editore Perino. Ha pubblicato Er patto stucco (Totem, 1994), Er patto esatto (Edizioni Progetto Cultura, 2010) e "Roma in 5 minuti” (Pagine, 2014).

 

 

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Un po’ fantasy e un po’ noir, tra la metafora e la realtà, la commedia è una ironica e irriverente digressione sull’eterna questione fra ciò che è bene e ciò che è male.

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