Nelle stanze dei ricordi
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Qui la parola è arte, è essenza, è passato e futuro fuso tra le rime. La parola è sogno, è anima lucida e strada polverosa.La parola è grazia, ora sussurrata, ora gridata a squarciagola. Ma la parola di Francesco Dettori è una, desueta e attuale,liquida e penetrante. Ora la conosciamo meglio tutti. Si chiama Poesia. (Valeria Bellobono)
Sulla scia dell’antico, Francesco Dettori ha voluto incastonarele sue rime in questo genere lirico, lasciandole affiorare delicatamentedal cuore (anche se dominate dalla mente). D’altraparte, l’interesse dell’autore per gli aspetti crudi e vividi delreale nasce in seno agli studi maturati nel settore agrario.Probabilmente è dall’humus, dalla terra – nel senso più strettoe umile della parola –, ch’egli abbia inteso cogliere a pienemani i valori autentici della vita. (Silvia Ceccarelli)
L'autore
Francesco Dettori nasce a Roma nel 1978, ultimo di cinque figli. Ha maturatol’amore per la Natura avendo vissuto parte della sua infanzia in provinciadi Pordenone dal nonno materno. Si diploma “perito tecnico agrario” e silaurea in “Scienze e Tecnologie Agroalimentari” presso l’Università dellaTuscia di Viterbo. Solo alla fine del suo percorso universitario scopre unavocazione per l’arte della poesia classica e in particolar modo per la forma delSonetto. Frequentando i circoli letterari Accademia Romanesca e IPLAC(insieme per la cultura) affina le sue qualità poetiche.