
La noia è un colore primario

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La noia è un colore primario. La raccolta di Alessandro Canali sorprende già nel titolo. Siamo abituati a considerare la noia come una mancanza: di stimoli, di interessi, di ideali. La noia è quella fuliggine della vita a cui non sappiamo dare un nome. Ma non qui. Tra le righe di queste poesie la noia è il sentimento da esorcizzare, il blocco di partenza, il trampolino in attesa del tuffo. Potrei dire che Alessandro, nel laboratorio “In bilico sui versi”, è la voce fuori dal coro, il verbo irregolare, la pulce che mette in guardia contro l’appiattimento della parola. [...] Possiamo superare o arginare le burrasche usando il salvagente delle parole se, come Alessandro Canali, filtriamo la realtà con l’ironia cercando di non prenderci troppo sul serio. Nel 1931 Virginia Woolf in “Lettera a un giovane poeta”, rispondendo alla domanda del suo interlocutore “…scrivimi e fammi sapere se la poesia sta andando da qualche parte o è morta...”, riflette sullo stato di salute della poesia. La riflessione rimane attuale. La poesia è morta? Io credo di no. La Poesia è viva. Vive in noi e intorno a noi, e sicuramente vive qui, tra le pagine di questa raccolta.
(Dalla prefazione di Laura Pezzola)
L'autore
Alessandro Canali è nato a Roma, dove vive tuttora, nel 1980. Sin dai primi anni del Liceo ha sviluppato un’inesausta passione per la Letteratura ed il Cinema. Tutte le sue occupazioni (operatore in un call center, panettiere, aiuto-pizzaiolo, edicolante) sono sempre state supportate (e sopportate) dai versi, che scrive e che va perfezionando sin dall’età di 17 anni. Partecipa ai laboratori di poesia e narrativa del caffè letterario ‘Mangiaparole’.