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Il lettore si troverà immerso in uno zibaldone di pensieri, emozioni,
stati d’animo che, in un andamento riflessivo e discorsivo,
vede disinvoltamente alternate poesia e prosa.
I versi di questa silloge recano traccia di voli felici e insieme
pensosi, di interrogativi necessari, di rispecchiamenti nell’altro
da sé; giochi di specchi tanto inevitabili quanto transitori,
guadi di un fiume che sfocia nell’essenza: «Quell’immagine che
lascio vuole essere una nudità».
Ci si potrebbe chiedere se il prosimetro della Di Sarro si traduca
in un diario esclusivamente privato e personale: così non è.
Nel fluido dispiegarsi dell’enunciato, che si appella a valori
universalmente sentiti, balugina un io che si apre al noi, diramando
i propri passi sulle impronte di altri esseri umani. Un
percorso che merita di essere riconosciuto e condiviso.
(Francesca Innocenzi)
Chiara Di Sarroè nata a Roma nel ’71. Maturata, laureata e qualificata... attestataria
di discipline che spaziano in ambiti diversi, fra politica, economia, biotecnologia
e informatica. E poi... lingue, psicologia, fotografia, letteratura, viaggi
reali e onirici, libri di prosa e di poesia corredano la sua seconda età, che è
dipinta anche con disegni fantasiosi su pietre di mare! Una sua attività ludica -
“in più e più recente” - è quella di commentare e recensire i libri che legge, sugli
spazi che il web mette a disposizione per librerie o “amici di gruppi” sui social
network. Frequenta il Laboratorio “Insieme per Scrivere” presso il Caffè letterario
- Mangiaparole, a Roma, scribacchiando cose “strane e incomprensibili,
ma divertenti”, tipo racconti, figure retoriche e cruciverba.

Il lettore si troverà immerso in uno zibaldone di pensieri, emozioni, stati d’animo che, in un andamento riflessivo e discorsivo, vede disinvoltamente alternate poesia e prosa. I versi di questa silloge recano traccia di voli felici e insieme pensosi, di interrogativi necessari, di rispecchiamenti nell’altro da sé; giochi di specchi tanto inevitabili quanto transitori, guadi di un fiume che sfocia nell’essenza: «Quell’immagine che lascio vuole essere una nudità». Ci si potrebbe chiedere se il prosimetro della Di Sarro si traduca in un diario esclusivamente privato e personale: così non è. Nel fluido dispiegarsi dell’enunciato, che si appella a valori universalmente sentiti, balugina un io che si apre al noi, diramando i propri passi sulle impronte di altri esseri umani. Un percorso che merita di essere riconosciuto e condiviso. (Francesca Innocenzi)

 

L'autrice

Chiara Di Sarro è nata a Roma nel ’71. Maturata, laureata e qualificata... attestataria di discipline che spaziano in ambiti diversi, fra politica, economia, biotecnologia e informatica. E poi... lingue, psicologia, fotografia, letteratura, viaggi reali e onirici, libri di prosa e di poesia corredano la sua  seconda età, che è dipinta anche con disegni fantasiosi su pietre di mare! Una sua attività ludica - “in più e più recente” - è quella di commentare e recensire i libri che legge, sugli spazi che il web mette a disposizione per librerie o “amici di gruppi” sui social network. Frequenta il Laboratorio “Insieme per Scrivere” presso il Caffè letterario - Mangiaparole, a Roma, scribacchiando cose “strane e incomprensibili, ma divertenti”, tipo racconti, figure retoriche e cruciverba. 

 

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