Quando non si viaggia da soli ci sono attese e tempi che il più delle volte non coincidono con i propri. Attraverso una scrittura profondamente poetica, dai toni duri ma carezzevoli, a seguito di un evento inaspettato che lacera la vita affettiva di Giulia, ha inizio un viaggio tra i binari reali e dell’anima, nel tentativo di una ricerca salvifica, in bilico tra bisogni e desideri, nostalgia e amore, legami e connessioni, investimenti emotivi e possibili strategie, radici e nuovi orizzonti...

Oltre le parole, le promesse, e le distanze, si ha necessità di gesti di umanità che possano continuare ogni forma di comunicazione. Nel divenire archeologa della propria interiorità, la protagonista ripercorre, nella sua storia con Matteo, aspettative e consapevolezze, nel tentativo di riconferire un senso a quanto accaduto, tra andata e ritorno nei labirinti dell’esistenza, verso il perdono nell’oscurità e nelle imperfezioni di un mondo in costante necessità di raccontarsi, fuggire a false identità e paure, verso la ricerca costante di bene e affetti sinceri.

L'autrice

Roberta Recchia è nata a Fondi, in provincia di Latina, nel 1980. Ha con-

seguito diverse lauree e titoli nella comunicazione e nelle discipline artisti-

che in ambito educativo e riabilitativo. Ha da sempre mostrato marcato

interesse per lo studio delle relazioni umane e affettive, per la centralità

dell’essere e dei comportamenti psicofisici anche nell’area delle disabilità.